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SALUTE MENTALE: iL RUOLO dEL VOLONTARIATO e DELLE FAMIGLIE

Istituire posti letto per minori nelle Province in cui mancano e dotare le UONPIA (Unità Operative di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza) del personale necessario perché siano garantiti i percorsi di presa in cura dei minori e delle famiglie: sono alcune delle richieste presentate alla Regione Lombardia dalla Campagna per la Salute Mentale, dalla RUL (Rete Utenti Lombardi), dall’URASAM (Unione Regionale Associazioni per la Salute Mentale), dal Forum Salute Mentale, dalla LEDHA (la Lega per i Diritti delle Persone con Disabilità che costituisce la componente lombarda della FISH-Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), dall’Alleanza delle Cooperative Italiane (Lombardia Welfare) e dal Forum del Terzo Settore della Lombardia, tutte contenute nel documento intitolato La situazione della salute mentale in Lombardia (disponibile integralmente a questo link). Gli psichiatri, aggiunse, vorrebbero trasformarlo in mentale, il disagio invece è una virtù del principio. ’apparenza, i colori delle vesti e le insegne di onorificenza diventano l’obiettivo primario della vita, dimenticando le parole di san Paolo: «Non fate nulla per rivalità o vanagloria, ma ciascuno di voi, con tutta umiltà, consideri gli altri superiori a se stesso.

Il polo rientra tra le tante competenze dell’AUSL di Parma e, in particolar modo, si occupa di assistenza a malattie mentali e dipendenze patologiche, tutelando la salute mentale e le forme di dipendenza delle fasce infantili agli adulti. Abbiamo voluto riprendere in modo letterale quanto scritto dal Ministero perché soprattutto nell’ambito della salute mentale le parole sono importanti, anche considerando che termini dichiaratamente medicalizzanti hanno un impatto molto forte sulle persone, sia su chi soffre di disturbi psichici, sia sui loro familiari, sia sull’opinione pubblica. Le donne hanno un’aspettativa di vita molto più elevata degli uomini e costituiscono fino al 75% della popolazione ultra85enne. Qui si verifica dunque un paradosso: a chi viene giudicato non in grado di intendere e volere (a parte il fatto che poteva esserlo al momento del fatto ma poi non esserlo piú, incapace) che dovrebbe essere aiutato a divenirlo, ovvero a fare un esame di realtá e quindi a sperimentare le conseguenze su un piano di realtá degli atti da lui/lei stesso/a compiuti, ovvero sostenere il processo ed anche una eventuale condanna, come una qualsiasi altra persona autrice di reato e ritenuta totalmente capace, viene tolta di fatto la possibilitá di un confronto con la realtá effettiva del proprio agire, mentre a chi è capace di intendere e volere ma riesce a farsi passare per non capace, viene data la possibilitá di evitare di affrontare le conseguenze del suo agire.

È un meccanismo di difesa che stimola il nostro organismo a tirar fuori ciò che di meglio possiamo dare sia sul piano fisico che psicologico. Un membro della Curia che non si alimenta quotidianamente con quel Cibo diventerà un burocrate (un formalista, un funzionalista, un mero impiegato): un tralcio che si secca e pian piano muore e viene gettato via. La psichiatria viene equiparata al ciclo dei rifiuti, e anche in questo caso si sceglie la via della discarica piuttosto che quella del recupero delle energie dei sentimenti dell’intelligenza di chi soffre. La sensibilizzazione si fonda sulla seguente asserzione: "La schizofrenia è una malattia del cervello, identificata da sintomi specifici, caratterizzata da un estremo disordine del pensiero, delle emozioni e del comportamento, trattabile in molti casi con i farmaci". Ma gli ansiosi e i depressi, di solito, non assumono farmaci per tutta la vita né possono essere costretti a farlo. Prima di intervenire è necessaria un'accurata valutazione per individuare la regione del cervello che genera le crisi del paziente, dimostrando che può essere rimossa con sicurezza senza causare deficit inaccettabili. Un’ordinaria visita ai cimiteri ci potrebbe aiutare a vedere i nomi di tante persone, delle quale alcuni forse pensavano di essere immortali, immuni e indispensabili!

È la malattia delle persone vigliacche, che non avendo il coraggio di parlare direttamente parlano dietro le spalle. E’ la malattia di coloro che vivono una doppia vita, frutto dell’ipocrisia tipica del mediocre e del progressivo vuoto spirituale che lauree o titoli accademici non possono colmare. E’ una malattia grave, che inizia semplicemente, magari solo per fare due chiacchiere, e si impadronisce buspar https://farmaci-antipsicotici.com della persona facendola diventare “seminatrice di zizzania” (come satana), e in tanti casi “omicida a sangue freddo” della fama dei propri colleghi e confratelli. Credo che ci aiuterà il “catalogo” delle malattie - sull’esempio dei Padri del deserto, che facevano questi cataloghi - di cui parliamo oggi: ci aiuterà a prepararci al Sacramento della Riconciliazione, che sarà un bel passo di tutti noi per prepararci al Natale. 9. La malattia delle chiacchiere, delle mormorazioni e dei pettegolezzi. Questo aspetto dobbiamo tenerlo ben in evidenza nella gestione delle psicopatologie non considerando automaticamente la malattia mentale sinonimo di disabilità anche perché l’efficacia delle attuali terapie permette, lithobid farmaci-antipsicotici.com in molti casi, di contenere i sintomi e di poter vivere una vita pressoché normale anche dal punto di vista lavorativo al di fuori degli episodi di riacutizzazione, peraltro controllabili, legati all’andamento alternante di questi quadri patologici.

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